lunedì 22 settembre 2014

Sull'ascensore




Isola del Cantone, provincia (o città metropolitana?) di Genova. Estrema gobbetta settentrionale di quel boomerang stilizzato che è la regione Liguria. Un paese che per 86 anni ha placidamente continuato ad esistere nonostante non avesse una squadra di calcio. Un gruppo di sognatori, un bel giorno, quella squadra la rifonda e la iscrive alla Terza Categoria, il livello base del calcio ufficiale. Quello che - in teoria, purissima teoria - attraverso il suo sistema di promozioni e retrocessioni può portare ogni squadra fino all'attico della serie A. Il sogno americano tradotto in sport, e pazienza se tutto questo capita ogni cento anni al
Chievo di turno.

Ad una settimana dall'inizio del primo campionato della nuova Isolese, apro questo blog per raccontarvi da osservatore interno le avventure di una società di calcio appena nata. Partite, curiosità, vicende umane, goliardie, sfuriate, delusioni, freddo, muscoli tirati, palloni svirgolati, gioie, noie. Con ironia e rispetto allo stesso tempo. Perché il calcio è un gioco e come tale va trattato, ma non per questo è privo dei suoi limiti sacri. Come la porta dello spogliatoio: lì davanti, per forza, si fermerà il racconto di "Bianco & Verde". Buona lettura.

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