E allora sminuiamo il successo di domenica? Niente affatto. Perchè di tutti i possibili modi di vincere, l'Isolese ha scelto il migliore. La squadra di Bini ha giocato semplicemente bene. Pallone che viaggiava volentieri in verticale e preferibilmente a terra, lanci illuminanti che regalavano spazi immensi ai nostri attaccanti, contrasti puliti e perfettamente a tempo. I sette gol non sono frutto, come può far credere il tabellino, di un vile accanimento su un avversario alle corde, ma la pacifica conseguenza di un gioco tranquillo e naturale, senza forzature. E ciò è avvenuto anche perché l'Isolese ha affrontato al meglio l'unico momento potenzialmente critico che queste partite riservano: il primo quarto d'ora. Prendere l'impegno sottogamba e farsi travolgere dalla verve degli avversari (giovani e inesperti fin che si vuole, ma certamente pieni di freschezza atletica, grinta e sana incoscienza) è un attimo; la banda di Bini ha invece definito fin da subito le gerarchie, e prima ancora del gol d'apertura ha colpito un palo con Molinari.
La classifica continua così a far l'occhiolino all'Isolese. Secondo posto dietro al solito Vecchio Castagna che ha battuto il Pegli ancora una volta in rimonta (3-2) e un bello "0" nella casella delle sconfitte, mentre la difesa continua ad essere la migliore del campionato. Alle nostre spalle, un'interessante bagarre in cui si inserisce anche il Don Bosco, vittorioso nel recupero contro il Granarolo. Granarolo che domenica se la vede proprio col Vecchio Castagna, mentre noi riposiamo. O meglio: prepariamo il recupero di mercoledì sera contro l'Olimpia. Teoricamente, in un Monte Moro in un'inedita veste notturna e invernale.
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